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voti e giudizi
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voti e giudizi
Altra idea o riflessione: il voto sostituisce il giudizio.
Tale scelta non mi preoccupa perché è un ritorno al passato .
Lancio un suggerimento: se è di moda il ritorno al passato prima di tutto fate tornare, al posto dei dirigenti scolastici, i presidi e i direttori didattici. Guai dimenticare, bisogna onorare il nostro passato ma sul voto…………….
Lancio un’idea che spero sia smentita. Leggendo le recenti disposizioni del Consiglio dei ministri ritengo che se un alunno di prima elementare ricevesse un terribile 5 in educazione all’immagine sarà bocciato( basta una sola insufficienza), alla primaria non ci sono né esami di riparazione, né recupero dei debiti formativi, non abbiamo nessun esame( sciaguratamente hanno abolito quello di 5° elementare). Ricordando la mia incapacità di disegnare alle elementari , con tale norma io non sarei arrivato alla 5 ° elementare. Ma raccontare e banalizzare in questo modo i documenti ministeriali recenti forse è un po’ superficiali, sicuramente ci saranno circolari esplicative : le aspetto con ansia.
Sicuramente conoscendo i miei insegnanti difficilmente daranno un cinque soprattutto perché avranno in carico la percezione del genitore che vede un cinque e che avrà due tipi di reazione:
- si dispererà pensando ad un figlio “deficiente”
- non accetterà perché è l’ insegnante che non sa apprezzare i disegni “ profondi” di suo figlio
ma sto banalizzando o meglio volutamente banalizzando. Sicuramente si taglia con l’ accetta il cammino faticoso fatto dagli insegnanti per prepararsi ad essere dei bravi valutatori dell’apprendimento o meglio delle relazioni d’ apprendimento, nel giudizio si discuteva con i genitori in merito alle abilità acquisite, le competenze e le conoscenze dell’ alunno condite con la descrizioni delle difficoltà relazionali- emotive. Saprà il voto raccontare tutto questo. Se anche i nostri bravissimi insegnanti aprissero un serio dialogo con i genitori per spiegare il voto quali risultati avranno: alla sera la mamma mostra la pagella al papà o viceversa , oppure mostreranno il documento di valutazione ai nonni agli zii e in tali situazioni il 5 è 5 così come il 7 resta sette, speriamo non ci sia in qualche documento di valutazione della scuola primaria un 4 perché la nonna dirà “ figlia mia , tuo figlio assomiglia tutto a tuo marito, non ha preso niente dalla nostra famiglia”.
Noi al terzo circolo sappiamo far formazione. Abbiamo un nucleo di controllo interno per gli apprendimenti. Non scherziamo, noi facciamo le tabelle dell’ apprendimento usando numeri, ma alla fine tutto è al servizio della valutazione globale del team docente.
Ancora più terribile il voto in condotta: è la de-responsabilizzazione degli insegnanti incompetenti e da licenziare. Qualità imprescindibile per insegnare è quella di diventare leader pedagogici della classe. Il leader pedagogico affronta e tratta la controdipendenza, la devianza, il bullismo con argomenti adeguati al recupero e non alla condanna.
Parliamone e speriamo di influenzare qualcuno e qualcosa. Grazie.
Aladino Tognon - direttore didattico
Tale scelta non mi preoccupa perché è un ritorno al passato .
Lancio un suggerimento: se è di moda il ritorno al passato prima di tutto fate tornare, al posto dei dirigenti scolastici, i presidi e i direttori didattici. Guai dimenticare, bisogna onorare il nostro passato ma sul voto…………….
Lancio un’idea che spero sia smentita. Leggendo le recenti disposizioni del Consiglio dei ministri ritengo che se un alunno di prima elementare ricevesse un terribile 5 in educazione all’immagine sarà bocciato( basta una sola insufficienza), alla primaria non ci sono né esami di riparazione, né recupero dei debiti formativi, non abbiamo nessun esame( sciaguratamente hanno abolito quello di 5° elementare). Ricordando la mia incapacità di disegnare alle elementari , con tale norma io non sarei arrivato alla 5 ° elementare. Ma raccontare e banalizzare in questo modo i documenti ministeriali recenti forse è un po’ superficiali, sicuramente ci saranno circolari esplicative : le aspetto con ansia.
Sicuramente conoscendo i miei insegnanti difficilmente daranno un cinque soprattutto perché avranno in carico la percezione del genitore che vede un cinque e che avrà due tipi di reazione:
- si dispererà pensando ad un figlio “deficiente”
- non accetterà perché è l’ insegnante che non sa apprezzare i disegni “ profondi” di suo figlio
ma sto banalizzando o meglio volutamente banalizzando. Sicuramente si taglia con l’ accetta il cammino faticoso fatto dagli insegnanti per prepararsi ad essere dei bravi valutatori dell’apprendimento o meglio delle relazioni d’ apprendimento, nel giudizio si discuteva con i genitori in merito alle abilità acquisite, le competenze e le conoscenze dell’ alunno condite con la descrizioni delle difficoltà relazionali- emotive. Saprà il voto raccontare tutto questo. Se anche i nostri bravissimi insegnanti aprissero un serio dialogo con i genitori per spiegare il voto quali risultati avranno: alla sera la mamma mostra la pagella al papà o viceversa , oppure mostreranno il documento di valutazione ai nonni agli zii e in tali situazioni il 5 è 5 così come il 7 resta sette, speriamo non ci sia in qualche documento di valutazione della scuola primaria un 4 perché la nonna dirà “ figlia mia , tuo figlio assomiglia tutto a tuo marito, non ha preso niente dalla nostra famiglia”.
Noi al terzo circolo sappiamo far formazione. Abbiamo un nucleo di controllo interno per gli apprendimenti. Non scherziamo, noi facciamo le tabelle dell’ apprendimento usando numeri, ma alla fine tutto è al servizio della valutazione globale del team docente.
Ancora più terribile il voto in condotta: è la de-responsabilizzazione degli insegnanti incompetenti e da licenziare. Qualità imprescindibile per insegnare è quella di diventare leader pedagogici della classe. Il leader pedagogico affronta e tratta la controdipendenza, la devianza, il bullismo con argomenti adeguati al recupero e non alla condanna.
Parliamone e speriamo di influenzare qualcuno e qualcosa. Grazie.
Aladino Tognon - direttore didattico
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