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SCIOPERO: ragioni per non aderire, ragioni per costruire

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Messaggio  Orianna Tinazzi Gio Ott 23, 2008 1:00 am

SCIOPERO SCUOLA DEL 30 OTTOBRE: ragioni per non aderire, ragioni per
costruire


  • Il sistema scolastico italiano ha, da tempo,
    urgente bisogno di essere riformato
    :
    siamo ai primi posti, tra i Paesi dell’Ocse, come spesa per l’istruzione
    ma ciò non incide sulla qualità. Il numero di ore di lezione degli
    alunni supera del 20% la media dei paesi Ocse, ma ai primi posti per la qualità dell’apprendimento vi sono Paesi dove si sta a scuola molto meno. Per questo chiediamo anche all’attuale Governo, come sempre abbiamo fatto, di abbandonare una politica centralistica, perseguita con l’accanimento delle normative, che
    pretendono di determinare ogni singolo aspetto della vita scolastica.
  • Per rispondere alla emergenza educativa è indispensabile tenere conto della domanda di istruzione e di educazione che proviene dai giovani di oggi, e completare il percorso verso un assetto pienamente libero e pluralistico. Per questo è prioritario dare attuazione all’autonomia costituzionale prevista per le scuole, assicurando alle stesse veri organi di governo e risorse dirette. Gli altri cambiamenti verranno come diretta conseguenza: drastica riduzione di norme; livelli essenziali di apprendimento; carriere per i professionisti della scuola con effettivo riconoscimento del merito e delle prestazioni; dirigenza scolastica messa
    in grado di rispondere dei risultati; moderno sistema di valutazione che
    aiuti le scuole a migliorare.
  • Una prospettiva di così ampio respiro necessita
    di tempi lunghi
    e non può essere assicurata da una singola fase di revisione degli ordinamenti o della normativa in uso. Occorre piuttosto un impegno costante per il bene comune da parte di tutte le forze sociali e politiche autenticamente riformiste. Per questo è necessario che anche i sindacati, anziché condurre battaglie di retroguardia dannose per tutti, tornino ad impegnarsi per il bene
    comune. Gli slogan lanciati in questi giorni e irresponsabilmente
    depositati sulle bocche degli studenti spinti in piazza a manifestare
    contro chi oggi è chiamato a governare, appaiono invece strumentali e
    ridicoli, tanto più perché gridati in difesa di una scuola italiana di cui
    tutti, in questi anni, si sono lamentati.
  • Le misure prese dall’attuale Governo in realtà, non si scostano, nei principi ed in molte proposte, da quelle suggerite dal Quaderno Bianco dei ministri
    Padoa-Schioppa e Fioroni, nella prospettiva del vincolo di pareggio entro
    il 2011 richiesto all’Italia dall’Unione europea. La razionalizzazione di
    spesa all’interno di un sistema tanto elefantiaco quanto improduttivo è
    urgente e indispensabile. I provvedimenti approvati a favore
    di interventi per l'edilizia scolastica e la messa in sicurezza degli
    istituti ne costituiscono un primo significativo segnale.
  • Non aderiamo allo sciopero del 30 ottobre perché non ne condividiamo le motivazioni. Non possiamo accettare le posizioni corporative
    di un certo sindacalismo che, guidato in particolare dalla CGIL, continua
    ad opporsi, per ragioni di mero potere, a qualsiasi serio tentativo di
    cambiamento del sistema di istruzione nazionale. L’istruzione è un bene di tutti: per
    questo è indispensabile che ogni seria riforma si costruisca attraverso il
    dialogo con le componenti reali della scuola che si esprimono anche nelle
    loro forme associative.









Associazione Culturale
“Il Rischio Educativo”



DIESSE (Didattica e
Innovazione Scolastica)



DiSAL (Dirigenti Scuole
Autonome e Libere)



FOE (Federazione Opere Educative)

Orianna Tinazzi

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