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federconsumatori contro la riforma
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federconsumatori contro la riforma
Federconsumatori sostiene le mobilitazioni che verranno effettuate venerdì dagli studenti in difesa della scuola pubblica.
I nuovi provvedimenti, infatti, avranno conseguenze disastrose: aumenterà il numero di alunni per classe, sarà ridotto il tempo scuola, sarà cancellato il tempo pieno, si tornerà al maestro unico nella scuola elementare, diminuiranno ulteriormente i centri di educazione degli adulti e le scuole serali, saranno alleggeriti i programmi, le scuole saranno meno pulite, custodite e organizzate.
“Questa riforma è un attacco frontale alla scuola pubblica nel suo complesso – sostiene Rita Battaglia, Vice Presidente Federconsumatori – che ci riporta indietro nel tempo e che verrà pagato dalle famiglie più disagiate”.
L’istruzione è un diritto fondamentale ed universale, pertanto ribadiamo che il nostro ruolo sarà quello di denunciare in ogni sede le conseguenze negative che le famiglie italiane subiranno alla luce di questa manovra.
Altrove si aggiunge:
Federconsumatori sostiene la mobilitazione sindacale che domani, 30 ottobre, porterà in piazza studenti, insegnanti, operatori scolastici e tutti coloro intenzionati a difendere il sistema scolastico per il futuro del nostro Paese.
I provvedimenti contenuti nella manovra economica triennale su scuola, Università e ricerca, infatti, avranno conseguenze disastrose: si verificherà un’impressionante riduzione delle risorse, che favorirà la privatizzazione dell’offerta formativa, riservando al pubblico una funzione marginale ed inadeguata.
Tale mobilitazione, insieme a tutte quelle effettuate in questi giorni, sono importanti segnali, che testimoniano la forte volontà da parte della Scuola e dell’Università italiana di difendere la loro funzione di socializzazione e di formazione di una cittadinanza consapevole.
Quello che ci preoccupa è la sottovalutazione e la sordità, da parte del Governo, su questa importante questione. C’è bisogno di modernizzare il sistema scolastico, perché è attraverso la cultura che si costruisce il futuro del Paese. Il Decreto Gelmini, invece, attacca la scuola pubblica nel suo complesso e ci riporta indietro nel tempo, facendo pagare le conseguenze soprattutto alle famiglie più disagiate.
Il ruolo della Federconsumatori è quello di difendere ed ampliare i diritti fondamentali. È per questo che, in difesa dell’istruzione, denunceremo, in ogni sede, le conseguenze negative che le famiglie italiane, gli studenti, gli insegnanti ed il Paese nel suo complesso subiranno alla luce di questa manovra.
I nuovi provvedimenti, infatti, avranno conseguenze disastrose: aumenterà il numero di alunni per classe, sarà ridotto il tempo scuola, sarà cancellato il tempo pieno, si tornerà al maestro unico nella scuola elementare, diminuiranno ulteriormente i centri di educazione degli adulti e le scuole serali, saranno alleggeriti i programmi, le scuole saranno meno pulite, custodite e organizzate.
“Questa riforma è un attacco frontale alla scuola pubblica nel suo complesso – sostiene Rita Battaglia, Vice Presidente Federconsumatori – che ci riporta indietro nel tempo e che verrà pagato dalle famiglie più disagiate”.
L’istruzione è un diritto fondamentale ed universale, pertanto ribadiamo che il nostro ruolo sarà quello di denunciare in ogni sede le conseguenze negative che le famiglie italiane subiranno alla luce di questa manovra.
Altrove si aggiunge:
Federconsumatori sostiene la mobilitazione sindacale che domani, 30 ottobre, porterà in piazza studenti, insegnanti, operatori scolastici e tutti coloro intenzionati a difendere il sistema scolastico per il futuro del nostro Paese.
I provvedimenti contenuti nella manovra economica triennale su scuola, Università e ricerca, infatti, avranno conseguenze disastrose: si verificherà un’impressionante riduzione delle risorse, che favorirà la privatizzazione dell’offerta formativa, riservando al pubblico una funzione marginale ed inadeguata.
Tale mobilitazione, insieme a tutte quelle effettuate in questi giorni, sono importanti segnali, che testimoniano la forte volontà da parte della Scuola e dell’Università italiana di difendere la loro funzione di socializzazione e di formazione di una cittadinanza consapevole.
Quello che ci preoccupa è la sottovalutazione e la sordità, da parte del Governo, su questa importante questione. C’è bisogno di modernizzare il sistema scolastico, perché è attraverso la cultura che si costruisce il futuro del Paese. Il Decreto Gelmini, invece, attacca la scuola pubblica nel suo complesso e ci riporta indietro nel tempo, facendo pagare le conseguenze soprattutto alle famiglie più disagiate.
Il ruolo della Federconsumatori è quello di difendere ed ampliare i diritti fondamentali. È per questo che, in difesa dell’istruzione, denunceremo, in ogni sede, le conseguenze negative che le famiglie italiane, gli studenti, gli insegnanti ed il Paese nel suo complesso subiranno alla luce di questa manovra.
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