Quale tempo scuola?

Mi piace pensare ad una scuola che sa rispondere ai bisogni dei bambini e delle bambine, nonchè delle loro famiglie.
Mi piace pensare ad una scuola che sia parte attiva della Comunità Educante, capace di promuovere e tessere "reti" con enti ed istituzioni del territorio in cui è inserita, che " non decida quasi per intero che cosa l'allievo debba fare in quel particolare momento"( da S.Vegetti Finzi-Il romanzo della famiglia.Passioni e ragioni del vivere insieme).
Non sono per la scuola a tempo ridotto (24 ore?): motivazioni pedagogico-didattiche serie non possono sostenerla, ma credo, laddove sia socialmente e ambientamelmente possibile, in una scuola capace di promuovere le responsabilità educative delle famiglie e delle comunità che esse costituiscono non appropriandosi di spazi,tempi e attività che non sempre le appartengono. Ritengo fondamentale che un ragazzo, più che sentirsi occupato, debba sentirsi impegnato e possa avere l'opportunità di incontrarsi con i coetanei, sia in gruppi strutturati che spontanei in cui costruire relazioni significative.

Allora, signor ministro, ci lasci le nostre scuole sia a tempo "pieno" che a tempo "normale"; solo così saremo in grado di rispondere a bisogni e richieste differenti che i nostri alunni e le nostre famiglie ci pongono. Grazie.

Mariantonia Bagoi

Nel leggere "L'epoca dello straniamento" di R.Iosa, mi è molto piaciuta la riflessione sul tempo - scuola che riporto a seguito.Auguro a tutti sia motivo di pensiero profondo.
Mariantonia


... Per questo mi sento indifferente ad una discussione sul tempo scuola in sé, mentre mi appassiona la discussione sul tempo scuola se… Se cioè è pieno di cose sagge e di quali cose. Io penso ad una scuola sobria, severa, assolutamente creativa ed esplorativa, mai trasmissiva, mai televisiva. Questa scuola non deve essere corta (si riempirebbe di contenuti selettivi e stereotipati) ma neppure va bene lunga se piena di schifezze. Direi che la scuola dovrebbe essere “lunga e saggia”...